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Pronti a mettere i soldi per comprare l’ex Ospedale

A fine mese la Provincia stanzierà le nuove risorse per acquistare il “Michelotti”: verrà abbattuto per fare la nuova Scuola

Pronti a mettere i soldi per comprare l’ex Ospedale

Dopo due mesi di incontri e valutazioni, si sta arrivando a un dunque: fra meno di un mese il presidente Robaldo potrebbe riunire il Consiglio provinciale per stanziare le ultime risorse e raggiungere la somma totale per comprare definitivamente il “Michelotti-Bertone”.

Il padiglione dell’ex Ospedale di Mondovì Piazza dovrà essere abbattuto e trasformato nella nuova Scuola Superiore della città.

UN IMMOBILE DA ABBATTERE

Il percorso era stato concordato circa due mesi fa, fra agosto e settembre. Il padiglione “Michelotti” è un immobile vuoto e abbandonato da una vita. L’obiettivo, per la Provincia, è noto: acquistarlo, abbatterlo e costruire al suo posto la nuova Scuola. Liberando l’Asl da un immobile inutilizzato e in rovina e mettendo in cantiere un progetto che la città di Mondovì aspetta da 20 anni.

I due Enti hanno definito la strategia: utilizzare le procedure previste dall’articolo 15 comma 4 lett. B) e D) della Legge regionale n. 8 del 18 gennaio 1995. Anche perché… l’alternativa non esiste: nei mesi scorsi l’Asl ha cercato un acquirente, invano, mettendo l’immobile all’asta. Non si era mai fatto avanti nessuno. La Provincia punta a prenderlo in mano direttamente. E, in una seconda fase, stipulare l’accordo di partenariato pubblico-privato con l’impresa privata Editel, che ha acquistato le ex Carceri di piazza IV Novembre, per il progetto complessivo della nuova Scuola.

IL “BALLETTO” DELLE PERIZIE

Il progetto vero e proprio non è ancora stato steso. Esiste però uno studio di fattibilità” che prevede un edificio unico sull’area del “Michelotti-Bertone”, collegato alle ex Carceri (dove troverebbero posto i locali per uffici, segreterie, presidenza) e non superiore in altezza al padiglione che sorge di fronte, il “Gallo”.

Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo… il costo. In passato l’Asl aveva parlato di una cifra che stava attorno ai 900 mila euro o 1 milione: ma quello era il prezzo all’asta. La Provincia, invece, aveva in mano una stima molto inferiore. La speranza era che i due Enti riuscissero ad accordarsi su una cifra (si dice al di sotto del mezzo milione di euro) per una trattativa diretta, che consentisse tempi veloci. Il fatto che la Provincia ora abbia fissato una data per deliberare lo stanziamento lascia presupporre che quei tempi siano arrivati.

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