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Deposito rifiuti a Clavesana, il "Comitato del no": «Ancora 9 punti da chiarire»

Per la terza Conferenza dei servizi, nessuna manifestazione davanti alla Provincia: «Gli elementi descritti dovrebbero essere più che sufficienti per non dare l'ok al progetto»

Deposito rifiuti a Clavesana, il "Comitato del no": «Ancora 9 punti da chiarire»

Un momento dell'ultima manifestazione contro il deposito, a Ceva

Pubblichiamo di seguito l'intervento del Comitato "Clavesana dice no", costituito due anni fa da cittadini, Associazioni e imprese del territorio clavesanese e non solo, per opporsi alla realizzazione di un deposito di rifiuti anche pericolosi nell'area artigianale del paese.

"Il 19 novembre nel palazzo della Provincia di Cuneo si terrà la terza conferenza dei servizi che avrà nuovamente il compito di analizzare le osservazioni e deliberare in merito al progetto di deposito di rifiuti pericolosi e non presentato nel comune di Clavesana.

Dopo aver analizzato le nuove integrazioni prodotte dalla ditta proponente, in data 19 settembre il nostro Comitato ha inviato al responsabile del provvedimento provinciale una nota di osservazioni in cui abbiamo rilevato almeno 9 punti che ancora dovrebbero essere approfonditi e chiariti nelle sedi competenti. Questo documento è già disponibile e pubblicato
sul sito della Provincia di Cuneo.

Anche in occasione della Conferenza dei servizi di novembre ci è stato accordato il permesso di partecipare come uditori e nuovamente non faremo mancare la nostra presenza per mantenere fede al dovere verso gli aderenti al nostro Comitato rappresentandoli e tenendo alta l’attenzione in merito alla questione per la difesa dei valori in cui crediamo.

A differenza delle precedenti conferenze, il 19 novembre non sarà organizzata una manifestazione popolare sotto il palazzo della Provincia; questa decisone non è maturata perché non crediamo più nella causa né tantomeno perché, per una visione di comodo, siamo stati descritti come un elemento di disturbo allo svolgersi delle sedute. Crediamo nella libertà che ogni cittadino ha di esprimere la propria opinione e siamo consapevoli di averlo sempre fatto in modo corretto e mai sopra le righe, avvallati, in ogni occasione, dal permesso delle istituzioni cittadine per ogni attività svolta in luoghi pubblici. Giunti a questo punto siamo tuttavia fiduciosi che al di là di qualsiasi gesto, simbolico o concreto, gli elementi descritti più volte nelle numerose pagine di osservazioni prodotte dovrebbero da soli essere più che sufficienti per non dare il nulla osta a questo progetto".

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