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02 Dicembre 2025 - 09:41
Il vincitore del coltello, Nicola Raniero. A destra, Matteo Monieri e Lorenzo Sudati la "Bianca non comune",
Domenica 30 novembre nella Bocciofila di Trinità, come da tradizione durante la "Fera dij pocio e dij bigat", il 12º Campionato di Battuta al coltello è tornato ed emozionare il pubblico. Macellai-artisti da tutta Italia si sono sfidati a "colpi di coltello", dando vita ancora una volta ad una mattinata intensa e spettacolare.
Quest'anno, per il Piemonte erano presenti Roberto Fea della macelleria "Fea" di Fossano, Alessandro Arborino della gastronomia "D'Ale" di Cuneo, Sebastiano Asmondo della macelleria "del Borgo" di Vogogna (Vco) e Gabriel Arghir della Macelleria Torelli di Torino.
In più, la kermesse ha ospitato lo chef Gianfranco Dainotti dalla Toscana (terzo classificato in "velocità"), Edoardo Nardini (secondo classificato nella "velocità a 2 mani"), Sauro Vettori e Simone Fondi (macelleria "La Ciccia di Simone").
New entry di questa edizione, dall'Emilia Romagna, la macelleria "Bollini" di Ostiglia, che ha conquistato tre medaglie d'argento, nella "battuta gastronomica", nella "gustosa" e nella "battuta ristorante".
La Liguria era presente con la macelleria "Gaudio" di Vittorio Gaudio (Genova). Exploit della Lombardia, con la macelleria "Monieri", che porta a Lentate sul Seveso il premio prestigioso della battuta più bella, versione "ristorante" dal titolo "Bianca non comune" realizzata da Matteo Monieri e Lorenzo Sudati.
Presenti anche le macellerie "Marzani", "Vergani" (con Stefano Vergani), e "Pasinato". L'unica Macelleria dal Veneto era la "Raniero" di Nicola Raniero, che ha portato a Vicenza il coltello più ambito da tutti i macellai: "Il Trinità", riconoscimento che premia il totale dei punteggi di tutte le discipline.
Il doppio titolo per la battuta più bella per la sezione "gastronomia" e per la battuta "più gustosa" è andato a Sebastiano Asmondo di Vogogna (Vco ).
L'evento è stato organizzato dalla "Confraternita della Battuta al coltello", nata il 18 settembre 2024 per volontà dell'allevatore trinitese Dario Perucca, anima della manifestazione.
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