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La razza Piemontese diventa tesi di laurea, la "missione" della farmacista carrucese

Dopo il lavoro del 2019, un nuovo percorso di ricerca su come i produttori e i consumatori si "parlano" tra loro

La razza Piemontese diventa tesi di laurea, la "missione" della farmacista carrucese

La dottoressa Francesca Occelli e, a fianco, due esemplari di razza Piemontese (foto Anaborapi)

Produttori e consumatori di carne bovina di Razza Piemontese, come si parlano tra loro? È questo il concept e il titolo del lavoro di ricerca della farmacista carrucese Francesca Occelli. Il tema tocca un nervo scoperto di grande attualità nel settore, dove spesso si evidenzia il bisogno di tramandare al pubblico le grandi qualità nutrizionali dell'"oro rosso" della Piemontese, che si differenzia notevolmente da altri tipi di carne.

La Piemontese spicca infatti per lo sviluppo marcato della massa muscolare e per una percentuale irrisoria di colesterolo, «con contenuti di grasso inferiori del 50% rispetto ad altre razze», come ribadisce da tempo l'Anaborapi (l'Associazione nazionale degli allevatori dei bovini piemontesi).

Classe '95, la dottoressa Occelli ha conseguito una seconda laurea magistrale lo scorso 21 ottobre in Scienze della Nutrizione Umana presso l'Università San Raffaele di Roma, ottenendo la massima votazione di 110/110 e lode. Il suo studio magistrale si è concentrato sulle modalità con cui le informazioni riguardanti la carne bovina di Razza Piemontese raggiungono il consumatore finale. Lo scopo è stato comprendere e ottimizzare il flusso informativo per valorizzare al meglio le qualità del prodotto.

Occelli aveva già dedicato la sua precedente tesi di laurea in Farmacia, discussa nel 2019, al medesimo argomento. Quella ricerca, intitolata "Il ruolo della carne bovina di Razza Piemontese nella dieta modulatrice dell'infiammazione silente", aveva esplorato il tema della carne focalizzandosi principalmente sul punto di vista nutrizionale e evidenziandone il ruolo benefico per la salute.

«Si ringraziano – si legge a margine del lavoro di tesi – tutte le persone che hanno collaborato alla ricerca, rispondendo ai vari test dedicati. Un grazie particolare va inoltre al dottor Andrea Quaglino, direttore del centro Anaborapi di Carrù, per la sua preziosa collaborazione e per aver fornito tutti i dati necessari e indispensabili alla realizzazione del lavoro».

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