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Comuni montani a rischio taglio: le Regioni chiedono tempo, decisione rinviata al 13 gennaio

Il Ministro Calderoli riaggiorna al 13 gennaio la Conferenza dove definire, in concerto con le rappresentanze regionali, una soluzione condivisa alla classificazione dei Comuni montani, in applicazione della nuova legge per la montagna

Comuni montani declassati: ieri la nuova Conferenza Unificata. Le Regioni: «Serve più tempo»

Ieri, lunedì 29 dicembre, si è tenuta la seduta di Conferenza unificata, un incontro che ha nuovamente visto le Regioni italiane faccia a faccia con il ministro Roberto Calderoli. Tra i temi sul tavolo, la classificazione dei Comuni montani nell'ambito dell'applicazione della nuova legge della montagna. Si tratta di un argomento che fa molto discutere, perchè i nuovi criteri introdotti ridurrebbero i comuni classificati come montani quasi della metà. Le Regioni hanno chiesto a Calderoli una proroga: la Conferenza delle Regioni non ha ancora raggiunto un'intesa sul tema. Il ministro ha quindi concesso una nuova scadenza, proponendo di aggiornarsi al 13 gennaio. 

Nel corso di questo periodo sarà possibile raggiungere un accordo unitario tra le Regioni, da sottoporre anche a Province e Comuni. Calderoli ha quindi confermato l'impegno ad ascoltare l'esigenze di tutti gli enti, per risolvere i paradossi dell'attuale elenco, ma individuando una soluzione condivisa. 

Il Ministro Calderoli ha nuovamente ribadito agli Enti territoriali la richiesta di serietà per una proposta che rispetti le vere terre alte e soprattutto sottolineato la necessità di una leale collaborazione in questa fase: «Purtroppo ci sono alcune Regioni che si dicono pubblicamente contrarie ai criteri stabiliti dai 6 esperti ma non partecipano nemmeno ai lavori della commissione tecnica, compromettendo il lavoro di tutte le altre. Il mio auspicio è che le Regioni possano riunirsi in maniera costruttiva e che entro il 13 gennaio possa pervenire una proposta condivisa, positiva e di buonsenso per arrivare a un esito il più possibile trasversale e rappresentativo della vera montagna italiana» conclude Calderoli.

Nella Provincia di Cuneo sono 17 i Comuni che rischiano di essere riclassificati, tra questi quattro del monregalese: Briaglia, Cigliè, Lesegno e Pianfei.

 

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