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Quelle migliaia di persone in coda per salire alle stazioni sciistiche - La lettera provocatoria: «Facciamo una bella autostrada»

Una lettera tocca il problema che nei giorni scorsi è esploso a Frabosa Sottana

Quelle migliaia di persone in coda per salire alle stazioni sciistiche - La lettera provocatoria: «Facciamo una bella autostrada»

All'indomani dei disagi verificatesi sulle strade per le migliaia di accessi alle stazioni sciistiche nei giorni scorsi, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la seguente lettera che, con toni ironici, tocca il cuore del problema:

Occorre prendere atto che il cambiamento climatico non esiste e forse la terra è piatta quindi servono misure urgenti per migliorare la viabilità verso le stazioni sciistiche locali. I recenti disagi provocati ai turisti dalla viabilità della strada provinciale verso Prato Nevoso potrebbe agevolmente trovare una soluzione se si ipotizzasse una bretella autostradale che dalla tangenziale di Mondovì collegasse il bivio tra la SP237 ed Artesina, dove sbancando la montagna si potrebbe facilmente realizzare un parcheggio capace di contenere decine di migliaia di auto, di lì poi una funivia ad alta capacità tipo “Skyway” potrebbe collegare Prato Nevoso. Il percorso autostradale sarebbe agevole realizzando un collegamento tre la valle Ellero e la val Mudagna con un tunnel a sei corsie che da Norea passando sotto la cava di Miroglio raggiunga il parcheggio precedentemente realizzato. Il ministro dei Trasporti e le istituzioni devono ovviamente essere coinvolti: proporrei pertanto di organizzare via social un evento specifico per iniziare a parlarne. A me non resta che rimpiangere i miei errori di gioventù quando da ambientalista integralista ero un acerrimo seguace di Tonino che teorizzava di tagliare i “fret” che stavano invadendo le nostre montagne (si sa che da giovani si è rivoluzionari e da vecchi conservatori). Come diceva Lucio “Ma la televisione ha detto che il nuovo anno  - Porterà una trasformazione - E tutti quanti stiamo già aspettando”. Buon Anno a tutti specialmente ai poveri turisti in coda…

Michele Bertolino

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