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Vetrina nazionale per la capitale della Zucca: Piozzo conquista "Bell'Italia"

Il racconto di un evento della tradizione appena diventato Presidio Slow Food, sulla prestigiosa rivista

Vetrina nazionale per la capitale della Zucca: Piozzo conquista "Bell'Italia"

Il servizio di Bell'Italia sulla Zucca di Piozzo

Nel numero di dicembre 2025, Bell’Italia, una delle riviste più prestigiose dedicate ai tesori del nostro Paese, accende i riflettori su Piozzo e sulla sua amatissima Fiera della Zucca. Un riconoscimento che profuma di orgoglio e di tradizione, proprio nell’anno in cui la storica manifestazione ottiene il titolo di Presidio Slow Food, preludio al traguardo più atteso: dal 2026 la Fiera sarà ufficialmente di carattere nazionale.

Lo speciale firmato da Bell’Italia è un viaggio emozionante nelle radici di un paese che da oltre trent’anni celebra un ortaggio diventato simbolo di creatività contadina, biodiversità e comunità. A raccontare questo mondo fatto di colori intensi, semi custoditi con pazienza e ricette tramandate di generazione in generazione sono i testi di Angelo Surrusca, che restituiscono al lettore il profumo delle cucine, l’eco delle bancarelle, la cura degli agricoltori e il legame profondo tra Piozzo e la sua zucca.

Accanto alle parole, a dare forma e anima alle atmosfere del paese, ci sono le splendide fotografie di Carlo Bava, storico amico di Piozzo, della zucca e della Pro Loco. I suoi scatti – intensi, narrativi, vivi – catturano non solo la straordinaria varietà delle oltre cinquecento specie esposte ogni anno, ma anche i volti di chi questa tradizione la porta avanti con fierezza: produttori, volontari, famiglie, visitatori che tornano da ogni parte d’Italia.

L’articolo di Bell’Italia non è soltanto una celebrazione estetica: è il riconoscimento del valore culturale, agricolo e identitario della Fiera della Zucca. Un valore che Slow Food ha ufficialmente certificato, trasformando Piozzo in un punto di riferimento per la tutela della biodiversità e delle coltivazioni tradizionali.

Il paese si prepara così a un futuro ancora più grande. Nel 2026, la manifestazione entrerà nel circuito delle fiere nazionali, un traguardo che premia decenni di lavoro, passione e volontariato. Ma, come racconta lo speciale della rivista, ciò che rende unica la Fiera della Zucca non è soltanto la dimensione dell’evento: è l’autenticità di un territorio che ha saputo custodire un seme e trasformarlo in un’identità.

Grazie alle parole di Surrusca e alle immagini di Bava, Bell’Italia regala al pubblico un ritratto di Piozzo luminoso e sincero, celebrando un pezzo d’Italia che ogni autunno si accende di arancione e di entusiasmo. Una storia di orti e di comunità, di passato che guarda al futuro, di zucche che raccontano molto più di ciò che mostrano.

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